L’omicidio della studentessa inglese, avvenuto a Perugia, ha suscitato un notevole clamore e coinvolge persone ormai assunte, loro malgrado, agli onori della cronaca. L’interesse mediatico è notevole, forse troppo: il 31 marzo 2008 l’emittente Telenorba ha trasmesso le immagini della scena del delito, ivi compreso il corpo senza vita di Meredith.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha giudicato tali immagini "raccapriccianti, non essenziali all’informazione e lesive della dignità della ragazza inglese uccisa".
L’Authority ha affermato che il filmato lede diritti fondamentali riconosciuti dal Codice in materia di protezione dei dati personali e dal codice deontologico dei giornalisti: dunque, non dovrà più essere trasmesso.
Dalla visione del filmato acquisito dall’Autorità è risultato infatti che le immagini del corpo nudo della ragazza, i particolari delle ferite e le descrizioni audio delle condizioni in cui è stato ritrovato il cadavere non sono giustificate dal punto di vista dell’essenzialità dell’informazione e rappresentano, in particolare, una grave violazione del diritto alla dignità della persona, che non viene meno con la morte.
Copia del provvedimento è stata inviata al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, al Consiglio regionale competente e alle testate e trasmissioni giornalistiche cui Telenorba aveva ceduto il filmato.
Il provvedimento del Garante non può che essere condiviso: speriamo che in futuro non debba più pronunciarsi su casi simili.
Fonte: Garante per la protezione dei dati personali.